Un comunicato ufficiale di un mese fa riportava :”Prosegue la vasta opera di rilancio del circuito turistico riguardante l’area protetta del Parco Naturale Regionale del Taburno-Camposauro..
…..Gli obiettivi che il Comune di Cautano…. sono essenzialmente i seguenti: offrire un buon servizio di accoglienza e ristorazione agli escursionisti impegnati in gite;
concedere una struttura di appoggio per il soggiorno ed il pic-nic; informare e responsabilizzare gli escursionisti in merito alle opportunità di fruizione del Parco Regionale del Taburno – Camposauro; promuovere l’attività escursionistica nel Parco e nelle zone contigue, quale occasione di ricreazione e di conoscenza dell’ambiente naturale protetto e delle sue risorse, della storia e della cultura del territorio, del patrimonio rurale”. E ancora “I visitatori amanti della montagna potranno sostare nell’area attrezzata usufruendo delle strutture messe a disposizione, da qui potranno allontanarsi in tutta tranquillità per escursioni a piedi o a cavallo nei sentieri limitrofi “.
La stagione estiva è iniziata e se di polo turistico si parla non parola più azzeccata è quella usata,appunto polo, inteso come luogo puntuale, poiché allo stato attuale al di fuori della Piana di Prata interventi e interessamenti rivolti alla natura non ve ne sono. Anzi quelli realizzati sono andati in completa rovina in meno di tre anni .Cosicché gli escursionisti dovrebbero partire all’avventura in tutta tranquillità ,dove? per dove? come? Con quali informazioni? E da chi?A meno che non si intenda per escursionismo il girotondo intorno ai tavoli della Piana di Prata .
Dato che chi scrive non lo fa per interesse e rendiconto personale ne per screditare persone ,ma perché amante del proprio territorio , stanco dei continui sperperi di denaro pubblico, sempre negli stessi luoghi con la logica “basta che si lavora” e il risultato non conta e con l’interessamento dei progetti che finisco il giorno della loro approvazione,lasciandoli poi nell’oblio (poiché una foto reale vale più di mille parole),con tanto di documentazione , vi presento lo stato dei luoghi più belli.
Il percorso escursionistico Rosato-Acquapalomba detto “fontana delle cave “,realizzato pochissimi anni fa, che costeggia il versante sud del Camposauro è abbandonato , per la trascuratezza in cui versa “fortunatamente” è poco conosciuto ,altrimenti sarebbe stato sicuramente impossibile fotografare gli interventi realizzati in passato. Già dal suo imbocco è ostruito alla faccia della tutta tranquillità con una buca ( perché? E soprattutto realizzata da chi ?) ,subito una quantità consistente di rami derivanti dalla tagliatura degli alberi sono stati gettati sul sentiero, seguono ricoveri vandalizzati , lungo il percorso le staccionate rotte, le attrezzature divelte, e la natura che si è riappropriata del tracciato.
A metà tracciato il sentiero non è più riconoscibile scomparso nella folta vegetazione,sembra una giungla e risulta impossibile avanzare se non cambiando tracciato e zigzagando per i boschi rischiando di perdersi. Quando si arriva alla sommità della Sorgente AcquaPalomba ,che vi ricordo è prossima alla cima del Camposauro ed è la parte più elevata del territorio del Comune di Cautano ,lo spettacolo è desolante, una sorgente abbandonata, diroccata, con una tubatura malconcia fuori terra che in più tratti è rotta, rattoppata , arrugginita .Salendo si arriva al pianoro dove sorgeva una casettina rifugio in legno,sfido chiunque (tranne il nuovo possessore) a dire dove fosse, nell’inverno 2010 è stata smontata e trafugata, sono visibili ,sul sentiero che porta a Fontana Casa, solo le tracce della gomma della copertura che non poteva essere riutilizzata. Le panche sono ormai infracidite e pericolose ,tale condizioni forse le hanno preservate rendendole poco interessanti per essere asportate, la segnaletica oramai è alla “frutta”.La ciliegina sulla torta viene data dalle associazioni che dovrebbero rivalutare tali sentieri, come il CAI che con una recente iniziativa di passeggiate in mountabike ha disseminato di nastro segnaletico il tracciato lasciandolo poi in loco.
Ma non mi piacciono le critiche sterili e gratuite ma solo le propositive essendo sempre più convinto, spalleggiato dai fatti ed assenza di dimostrazioni contrarie, che da queste parti i finanziamenti sono fatti nell’interesse economico dei pochi che li realizzano e non a favore di chi dovrebbe usufruirne . Che ci si scorda sempre della norma che ogni progetto ( come da legge) va relazionato anche alla sua manutenzione e non abbandonato al suo destino. Ecco cosa si potrebbe fare per una estate prossima ,senza sperare in finanziamenti comunitari altrimenti campa cavallo….,ma solo con un po di buona volontà è qualche giornata di lavoro impiegando due-tre giovani locali e non gli operai storici di diversi enti che nel corso degli anni abbiamo visto seduti un po qua e un po in tutto il Parco ,altrimenti diverrebbe l’ennesima Fabbrica di S. Pietro .
L’apertura del sentiero,levando buca e rovi, riparazioni della staccionata(comprando un pacco di chiodi), con steccati ancora presenti in loco, segnalazioni del sentiero tramite segnaletica CAI su pietre ( basta una bomboletta spray rossa dato che quelli in legno dopo 2 anni se non ritrattati vanno in rovina).
Sostituzione tubatura fontana con interramento ( 15 metri di tubo polietilene).
Pulizia fontana e sistemazione tubatura ( un paio di sacchi di malta, pietre non mancano di certo in loco).
Sistemazione di 2-3 panche
Stesso discorso per il percorso Rosato-vallone Rutolo-Fontana Trinità, ma stavolta la fontana qui è funzionante ,tavoli ancora integri,( sarà mica perché ricadenti in un altro comune?, preferisco avere il dubbio).
Solo con i sentieri funzionanti con un minimo di servizi si può parlare si percorso escursionistico anche di 2 o più giorni con un campo tenda in sommità ,coadiuvati da conoscitori del luogo o guide alpine del Cai ( volontari in questo campo non mancano ), e nel caso arricchito da servizi di passeggiate a cavallo.
Questo proposto è utopia?
Forse si perché non è spinto da nessuno ,non ci lucra nessuno ,anche se in verità gli agriturismi a valle a e a monte del percorso potrebbero attrezzarsi come campi base per un soggiorno ,per delle degustazioni ,o servizi vari come ,fattorie didattiche, posti letto,fitti di animali tipo cavalli ,bici,e perché no dell’asino più adatto se si vuol usare su per i percorsi e ridargli la dignità di abitante che di questi luoghi lo ha visto mezzo di spostamenti per secoli ed ora bistrattato in fase di estinzione.
Altro discorso è il campo di Cepino, il cui territorio compete al comune di Cautano ma che il Comune di Tocco ha pensato di gestire facendo pagare a chi vi accede ( i residenti del comune di Cautano sono esentati dal balzello se a conoscenza e con un po di insistenza )
Poi tra Piana e Rosato ci sono sentieri adatti a cavalli, sentieri che portano alle pareti a picco con anfratti e grotte fino alla sommità di S.Michele e monte S.Angelo, lo stesso tra Cepino e Prata. e tanti altri percorsi persi,abbandonati o sconosciuti .
Intanto anche quest’anno facciamo escursioni al POLO …..
e pure questo lo abbiamo sgamato ennesimo venditore di fumo ,da spazio solo ai comparielli, troppo distratto deludente
By: figurone on martedì, 19 luglio, 2011
at 15:09